La frazione di Gavasseto (Gavasèj in dialetto reggiano, Gavasseti in latino eccl. moderno) è situata nella campagna sud-est del capoluogo lungo l'asse che collega la via Emilia alla strada provinciale per Sabbione. La località è menzionata per la prima volta nell'882 e in un documento del 1042 è citata la cappella.

Il castello di Gavasseto (oggi scomparso) compare in documenti del 1110 ed è ricordato assieme a una chiesa dedicata a San Pietro e alla 'corte' di Gavasseto che, come indicato nella Bolla di Anastasio IV risalente al 1153, apparteneva al monastero di Brescello. Gavasseto fu data in feudo ai Manfredi nel 1363: nel 1447 era già Comune autonomo con la vicina località di Giarola. La popolazione, in quel periodo, era di 31 'fuochi', circa 200 abitanti. Nel 1212 era presente una chiesa dedicata a San Pietro e dipendente dal Monastero di San Tommaso di Reggio, che nella frazione possedeva diversi poderi; successivamente l'edificio religioso appare come semplice oratorio 'sine cura' e chiesa rurale su proprietà dei signori Malaguzzi, segnalato definitivamente in rovina nel 1543. La chiesa di San Lorenzo martire, attuale parrocchiale, è esistente almeno dal 1191 e resa di libera collazione dal 1242; pare che nel 1302 fosse soggetta alla Pieve di Cavana, nel parmense. Ricostruita nel 1702 fu allargata nell'Ottocento. In epoca napoleonica (1798) la villa entrò a far parte del comune di Sabbione e quindi costituì un comune indipendente fino alla Restaurazione (1815), quando fu annessa definitivamente a Reggio. Gavasseto, a inizio Novecento, era una comunità rurale molto vivace e coesa. Forte era l'attivismo politico e l'impegno civico di socialisti e cattolici che proprio qui, nel 1912, con il contributo del parroco don Gardino Maffei, fondarono il sindacato cooperativo cattolico. Il fascismo irruppe in tutta la sua violenza nella frazione; a pochi giorni dalla Marcia su Roma il 9 novembre 1922 venne ammazzato a colpi di pistola il sindacalista cattolico Antonio Denti, ispiratore della latteria sociale del paese, fra le prime del comune di Reggio, che tuttavia avrebbe aperto i battenti due anni più tardi. La notte dell'assassinio di Denti fu data alle fiamme anche la cooperativa di consumo socialista della villa. Sul finire della seconda guerra mondiale, il 3 settembre 1944, nella fase più acuta della Guerra di Liberazione, vennero fucilati in loco dai nazifascisti i partigiani garibaldini Gino e Giuseppe Vecchi, tutti originari della frazione. Il terzo fratello, Giovanni, fu catturato e giustiziato a Ramiseto il mese successivo durante un rastrellamento. La comunità di Gavasseto, lasciata alle spalle la tragedia della guerra vide il nascere una scuola di canto parrocchiale nella località del Castello e, a inizio anni '50, un asilo infantile che verrà poi trasferito nella sede di Villa Cherubini (poco prima della scuola elementare) e nel 1975 statalizzato. In località Giarola era poi ospitata un'osteria (oggi non più esistente) che fungeva da punto di riferimento per i passanti e gli abitanti della frazione, affiancata da una bottega di alimentare, bocciodromo, e poco più in là da una latteria e da una cantina privata. Gavasseto, fra gli anni '60 e '70, fu alla ribalta delle cronache locali e nazionali per il fenomeno mediatico del 'mostro' dell'Ariolo: le cronache narrano di misteriosi avvistamenti di un'animale dalle sembianze di uno spaventoso serpente provenire dal celebre fontanile da cui trae origine l'omonimo canale. Il dualismo, oggi 'estinto', fra la componente cattolica e quella laica, durante la guerra fredda, portò a polarizzare gli eventi estivi della frazione sulla locale festa de l'Unità e la sagra parrocchiale di San Lorenzo. Chiuso alcuni anni or sono il circolo Arci, attualmente il principale polo di aggregazione del paese rimane la parrocchia.


Bibliografia:

  1. G. Tiraboschi, Dizionario Topografico Storico degli Stati Estensi, Modena 1824-1825;
  2. W. Baricchi, Insediamento storico e beni culturali del Comune di Reggio Emilia, Reggio Emilia 1985;
  3. F. Panciroli, Gavasseto: quando l'acqua scorreva nell'Ariolo, Bizzocchi Editore, Reggio Emilia 2002;
  4. AA.VV., Abitare nella Sesta, Circoscrizione VI, Reggio Emilia 2007;
  5. AA.VV., Piano dei Servizi, Comune di Reggio Emilia 2007-2009.