Il presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Maria Zuppi, ex aequo le associazioni Vicolo della Cultura di Napoli e Progetto Anna onlus di Rho (Milano), e Libera associazione culturale Aperta… mente/Libera università popolare di Reggio Emilia sono i vincitori, nelle rispettive sezioni, del riconoscimento nazionale ‘Premio per la pace Giuseppe Dossetti’ 2024.

Il Premio è stato attribuito giovedì 16 maggio nella Sala del Tricolore di Reggio Emilia.
Giunto alla quindicesima edizione, il premio è stato istituito per valorizzare l’operato di associazioni e singoli cittadini, che abbiano compiuto azioni di pace, coerentemente con i principi affermati da Giuseppe Dossetti nella sua vita e agli studenti delle scuole reggiane che hanno approfondito i temi della pace e dell'uguaglianza.



“Mai come in questi tempi il tema della pace è diventato vitale e urgente per l’umanità.” – dice il presidente della giuria Pierluigi Castagnetti. “In particolare, sulla pace in Medio Oriente, Giuseppe Dossetti ci ha lasciato ammonimenti e insegnamenti imprescindibili. Verrebbe da dire: partiamo da lì, se vogliamo conoscere quei luoghi e quei popoli da cui tanta della storia contemporanea è partita e oggi dovrà ripartire. Quel Mare nostrum e i suoi tre continenti, le tre grandi capitali, le tre antiche civiltà, le grandi religioni monoteiste, tutto - guerra e pace in particolare - si continua a giocare in questo teatro che non consente a nessuno il lusso di essere semplice spettatore. Anche per questo, oggi più che mai siamo angosciati dalla domanda sul che fare.”

In tema di pace e diritti fondamentali, Pierluigi Castagnetti ha ricostruito un fatto significativo della stesura dell’articolo 2 della Costituzione, a cui lavorarono i padri costituenti reggiani Meuccio Ruini e Giuseppe Dossetti:

“Si legge che la Repubblica riconosce i diritti inviolabili dell’uomo. In una prima versione, la proposta era la Repubblica è fonte dei diritti fondamentali, in sostanza la Repubblica era colei che ‘concedeva’ i diritti. Ecco, un importante contributo di Dossetti e Ruini fu l’ottenere che al posto del concetto di ‘concessione’ vi fosse quello di ‘riconoscimento’ dei diritti inviolabili dell’uomo, che quindi esistono da prima, poiché attengono alla persona stessa. La persona è titolare dall’origine di quei diritti, sono in sostanza la persona e la Repubblica non può qui che ‘riconoscere’ quanto già esiste. "

Enti promotori del Premio sono il Comune di Reggio Emilia, il Comune di Cavriago, la Provincia di Reggio Emilia, la Regione Emilia-Romagna e la Fondazione Cassa di risparmio di Reggio Emilia ‘Pietro Manodori’.