Hamlet
Nuova piattaforma collaborativa digitale
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Cos'è Hamlet
Hamlet è la nuova piattaforma collaborativa digitale, sviluppata da Open Box in collaborazione con Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (UNimore) e condivisa con il Comune di Reggio Emilia e Lepida.
Hamlet è lo strumento digitale di prossimità, complementare alle relazioni fisiche tra le persone, attraverso il quale i cittadini possono informarsi, usufruire di servizi, dialogare con l’amministrazione e con la comunità, collaborare attivamente a progetti specifici e iniziative per individuare soluzioni ai bisogni del quartiere.
È infatti uno strumento utile per il dialogo fra le comunità dei territori e l'Amministrazione nell’ambito del progetto "Quartiere, bene comune" e per supportare l’attività di ascolto delle Consulte di ambito.
Nasce con l’ambizione di facilitare gli scambi e la connessione tra tutti i soggetti che compongono un tessuto sociale: cittadini, associazioni, Comune, scuole, centri sociali, parrocchie e attività commerciali. L’obiettivo è quello di favorire le relazioni tra cittadini e la partecipazione alle decisioni pubbliche.
Un obiettivo altrettanto importate che l’ambiente Hamlet consente di raggiungere è l’alfabetizzazione digitale. Le relazioni di prossimità svolte nell’ambiente digitale consentono sia di favorire la diffusione dell’identità digitale, requisito per l’accesso ad Hamlet, sia di accrescere il grado di familiarità e conoscenza dei meccanismi delle relazioni in rete. Il tutto a beneficio di una maggiore giustizia e di una effettiva cittadinanza digitale.
La piattaforma è stata sviluppata da Unimore, in collaborazione con la società Open Box.La piattaforma collaborativa si presenta come un social network di comunità in cui cittadini, associazioni del Terzo settore, commercio e artigianato di prossimità possono accedere, iscrivendosi, a:
- 9 spazi di Ambito articolati in spazi pubblici (la piazza, il mercato rionale, QUA Quartiere Bene Comune, lo spazio Consulta) e spazi privati, come spazi di facilitazione di attività in essere (ad esempio lo spazio di lavoro per i membri delle Consulte)
- Spazi di progetto in cui si tiene la co-progettazione con i cittadini che partecipano a percorsi collaborativi urbani, trasversali agli ambiti territoriali.
Il contesto
Il Comune di Reggio Emilia da anni è attivo nell’ambito della promozione di iniziative di innovazione sociale anche sul fronte del digitale. Dal 2015 è stato, infatti, messo a punto un modello di governance urbana collaborativa grazie al progetto “Quartiere Bene comune”, basato sul rafforzamento delle competenze delle comunità. Un miglioramento della connessione del tessuto urbano all’interno del quartiere finalizzato alla soluzione di problemi ed esigenze del quartiere stesso.
Il progetto
Grazie ad una ricerca applicata, condotta dal Dipartimento di Comunicazione ed Economia, Hamlet oggi si presenta come un ambiente sociale diffuso che ospita, per ciascuno dei nove ambiti territoriali in cui è suddiviso il territorio comunale, i soggetti e i luoghi dove questi soggetti interagiscono, dialogano, si incontrano e promuovono attività. Il progetto di propone di capire come, in questi quartieri sia fisici che, adesso, digitali, sia possibile rafforzare il tessuto sociale, creare relazioni di fiducia, mutuo-aiuto, collaborazione all’interno di una dimensione di prossimità, sia fisica sia digitale. La domanda che si sono posti i ricercatori di Unimore, sulla base dell’approccio ai Beni comuni urbani che contraddistingue il progetto dell’Amministrazione ‘Quartiere, Bene comune’, è come sia possibile costruire uno spazio digitale che sia un Bene pubblico (commons) e che possa: da una parte tutelare dati e interazioni attraverso il ricorso a un server pubblico, dall’altra facilitare le relazioni e la collaborazione tra persone che vivono nello stesso quartiere: aggregare relazioni, bisogni e servizi per rinforzare le economie di prossimità e i valori di dono e cura, per facilitare la riscoperta del contatto, dell’ascolto, del sentirsi vicini alle altre persone, favorendo lo sviluppo di comunità accoglienti e inclusive.
Per questo Hamlet ha un codice aperto (open source) e poggia su un server pubblico, messo a disposizione da Lepida, società in house della Regione Emilia-Romagna, che ha accettato di fare parte della sperimentazione nell’ambito del proprio progetto di Data Valley.