Pratofontana
Scheda storica
Pratofontana (Prēfuntana in dialetto reggiano) è una frazione collocata a nord del capoluogo al confine con il comune di Bagnolo. I nome della località è probabilmente un “idronimo”, in quanto deriva da elementi naturali e derivati dall'acqua, un elemento ancora oggi molto diffuso in queste terre.
Si narra che nel 956, in località Le Rotte, al confine con Bagnolo, per contendersi lo scettro di Imperatore d'Italia, Ottone I di Sassonia arrivò in Italia in aiuto di Azzo Adalberto, sconfiggendo Berengario, duca del Friuli. Lo scontro, favorevole a Ottone I, segnò la fine delle velleità italiane per la creazione di regno indipendente dalla Germania. Il “Castello” di Pratofontana è nominato per la prima volta in una carta del 1066, in cui si cedeva al monastero di San Prospero una cappella dedicata a Santa Maria, vicino al torrente Rodano. È, inoltre, raccontato come nel 1057 sia ricordato un “Crustulo Veteri” - un vecchio ramo del Crostolo – che attraversava i campi della frazione. La chiesa e il “loco” di Pratofontana sono nuovamente menzionati attorno al 1121: alla chiesa verrà attribuito il titolo di parrocchia dopo il 1590: l'attuale edificio religioso risale invece alla prima metà del XVIII secolo. Pratofontana, sin dal 1315 era una pendice del Comune di Reggio che, nel 1458, comprendeva 22 “fuochi” (circa 150 abitanti). A fine '700 gli abitanti erano circa 400 ed erano presenti diverse tenute appartenenti ad opere pie. In età napoleonica fece parte di Bagnolo e poi di Correggio per poi ritornare sotto la giurisdizione di Reggio definitivamente nel 1801. Nel corso del '900 Pratofontana vide il sorgere di diverse cooperative di consumo e nel 1915 fu costruita la scuola elementare divenuta scuola per l'infanzia comunale negli anni '70. La tragedia del fascismo e della guerra di Liberazione procurò diverse vittime: ai suoi martiri (come Luigi Spagni, Armando Cocconcelli e Vittorio Borghi) sono dedicate alcune strade che attraversano il borgo. Dopo anni di spopolamento che causarono la perdita delle attività commerciali dagli anni Novanta la frazione ha ripreso a ripopolarsi. Nello stesso periodo fu edificato il nuovo centro sociale, ancora oggi fra i maggiori poli aggregativi della villa.
Come testimoniato dal nome della frazione, il toponimo fa riferimento ai numerosi affioramenti d'acqua presenti nella zona. Da sempre a matrice prettamente agricola il territorio di Pratofontana si adagia su antichi assi della centuriazione romana (via Gramsci e via Spagni). Proprio via Spagni, sino al Medioevo, rappresentava l'antica strada per Reggio. Di qui, attraversando il Rodano, ci si portava in città per mezzo della direttrice di via Petrella, via delle Ortolane, via Veneri – oggi segnalato come Greenway. Su questa direttrice si trova il ponte della Sbarra, l'antico ponte a schiena d'asino sul Rodano risalente almeno al XVIII secolo, oggi ancora utilizzato da ciclisti e pedoni. L'alveo del Rodano fu spostato proprio in questa posizione attorno al 1400. Nel 1886 fu costruita la ferrovia Reggio-Guastalla che tuttora transita per Pratofontana, con l'apposita fermata, ora spostata più a nord in via del Borghetto. Nel territorio della frazione sono presenti il direzionale della cooperazione, fra la chiesa e la ferrovia, in via Rochdale; un campo nomadi del Comune attrezzato; parte del depuratore di via Raffaello e la zona industriale “Mancasale Nord”, in località Le Rotte. Un altro campo sinti 'privato' è situato a est di via Spagni. A Pratofontana permane tuttora una realtà zootecnica di tipo cooperativo molto importante quale la stalla sociale di via don Leuratti, fra le aziende agricole più grandi di Reggio Emilia. Tuttavia non sono più presenti latterie sociali. L'ultima fu la “nuova” aperta nel 1965. Oggi le aree di espansione previste dal Psc riguardano un intervento residenziale fra l'abitato e la ferrovia per Bagnolo.
Dopo un forte calo, la crescita della popolazione, negli ultimi 15 anni, ha avuto un incremento del 63% attestandosi a 1.103 unità anche se negli ultimi tempi si è stabilizzata. L'indice di vecchiaia è la metà di quello del comune (67 rispetto a 133) ma il tasso di natalità è più basso della media comunale (7,25‰ rispetto a 9,4‰). Il numero di componenti medi per famiglia è superiore al dato generale del comune (2,4 membri contro 2,1). Gli stranieri (in calo) sono il 13,9% (rispetto al 18% complessivo di tutto il comune) e arrivano per la maggior parte da Cina, Marocco e Albania.
La frazione di Pratofontana, complice il forte spopolamento fra gli anni '60 e gli anni '90 e le dimensioni ridotte – assieme alla conformazione urbanistica è carente di servizi commerciali. Persistono un forno alimentari e un salone di acconciature. Altre attività commerciali e produttive sono presenti in via Ing. Enzo Ferrari, nel polo industriale “Mancasale Nord”. Non sono presenti medici di base, farmacie e altri servizi al dettaglio. I principali punti di socialità sono il centro sociale Arci 'Giacomo Iotti-La Fontana' e la locale parrocchia della Natività di Maria Vergine. Nei pressi della parrocchia sono presenti il polo direzionale delle cooperative, dotato di un bar ristorante, e il cimitero. Il verde pubblico attrezzato è rappresentato dal Parco di via Joan Miró, Bosco Enzo Ferrari (ex Taiji Kase) e dal piccolo parco attrezzato 'La Fontana' che circonda il centro sociale, dotato di una pista polivalente. Al giorno d'oggi un centro di attrazione importante è rappresentato dalla parrocchia: dall'impulso generato negli ultimi anni dalla guida della comunità parrocchiale sono nate diverse cooperative sociali (ad es. L'Ovile, ecc.) che si occupano di svariate attività in collaborazione con enti pubblici e altre realtà del territorio con l'obiettivo di affrontare e combattere il disagio sociale e le non poche forme di povertà.
I collegamenti ciclabili insistono al margine dell'arteria principale (via Spagni-via don Leuratti) per tutta la lunghezza del centro abitato. Una greenway ciclabile – attraverso via Petrella – conduce al capoluogo. Il servizio del trasporto pubblico è assicurato dalla linea urbana a bassa frequenza n. 12 Roncocesi-Caserma Zucchi-Pratofontana. L'abitato è servito da una fermata della linea ferroviaria regionale Reggio-Guastalla in via del Borghetto. È in previsione la trasformazione di questa linea in metropolitana di superficie.
Bibliografia:
- G. Tiraboschi, Dizionario topografico storico degli stati estensi, XVIII sec.
- W. Baricchi, Insediamento storico e beni culturali del Comune di Reggio Emilia, Reggio Emilia 1985.
- R. Maseroli Bertolotti, Massenzatico, documenti per mille anni di storia, Reggio E., ed.Componendo, 1999.
- AA.VV., Piano dei Servizi, Comune di Reggio Emilia 2007-2009.
- AA.VV., Laboratorio Geostorico Tempo Presente, Un'esplorazione geostorica nel territorio della Circoscrizione 7, Comune di Reggio Emilia 2007.