Quartiere Stazione
Insieme per favorire la socialità, l’integrazione e la partecipazione dei residenti, attraverso servizi, attività e incontri.
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Entra nella seconda fase il percorso di ascolto e confronto per costruire proposte di convivenza civile e pacifica, aiuto, inclusione e presidio del territorio nel quartiere della Stazione centrale. Il percorso ha mobilitato e messo in relazione risorse sociali, esperienze consolidate sul territorio e competenze specifiche di carattere sociale, educativo, sanitario, sulle diverse culture di provenienza dei frequentatori del quartiere in grado di poter produrre, in maniera sinergica e mirata, progetti di aiuto umanitario e miglioramento della qualità di vita per tutti.
Iniziato nel 2024 con la sottoscrizione del Patto “Stazione In”, il percorso ha esitato nel mese di Ottobre 2025 un documento congiunto, che include anche le tematiche riportate nel Patto d’Ambito della Consulta E, che si configura come pre-condizione per l’avvio della seconda fase di co-progettazione (Novembre 2025– Giugno 2026).
Gli esiti e gli apprendimenti del Patto, hanno confermato la necessità di proseguire con un approccio coordinato e integrato, capace di valorizzare la dimensione pubblica e comunitaria del quartiere Stazione e di orientare gli interventi in modo sinergico tra diversi attori e competenze. L’intero percorso di Stazione IN ha portato alla definizione di un documento di indirizzo strategico che orienterà la programmazione di azioni future nel quartiere.
Il documento conferma la volontà di continuare a investire nella valorizzazione e nel coordinamento delle iniziative già presenti e di sostenere nuovi progetti orientati all’inclusione sociale, al rafforzamento del senso di comunità e alla coesione territoriale. Promuove inoltre la co-progettazione di interventi con approccio interculturale aventi come finalità prioritarie quelle educative, socio-sanitarie, di welfare culturale, e di sostenibilità ambientale in sinergia con le politiche pubbliche.
Il Patto "Stazione In" è stato sottoscritto da Comune di Reggio Emilia, Ausl di Reggio Emilia, Anteas Aps Reggio Emilia, Associazione “Città Migrante”, Avvocati di strada, Caritas Reggio Emilia, Casa d’Altri Ets/Binario 49, CeiS, Centro Papa Giovanni XXIII, Cgil Reggio Emilia, Cisl Emilia Centrale, Comunità di Sant’Egidio, Cooperativa sociale “L’Ovile”, Fnp Cisl Emilia Centrale, Fondazione Agostini Ferrarini, La Goccia nel deserto, L & E, Rabbunì, Scuola Nido infanzia “Elisa Lari”, Società cooperativa sociale “La Vigna”, Stu Reggiane spa, Uil.
La seconda fase del percorso prenderà il via nel mese di novembre 2025 con la pubblicazione di un avviso pubblico che permetterà a tutti gli interessati di manifestare la propria volontà a partecipare. A seguire, da Gennaio a Giugno 2026, saranno attivati dei gruppi di lavoro su tematiche specifiche, dedicati a:
- interventi di supporto socio-sanitario
- progetti di educativa territoriale
- promozione culturale
- cura del quartiere
I gruppi si lavoreranno attraverso incontri di lavoro operativi, momenti di confronto trasversali e fasi di restituzione del lavoro svolto.