Una società interculturale ha bisogno di valorizzare e far emergere le proprie potenzialità in relazione alle nuove economie plurali e ai processi di innovazione.

Il Diversity Lab nasce così in risposta a questa esigenza, quale luogo di innovazione sociale, per offrire occasioni di confronto, così come strumenti di lettura delle diverse necessità che una società interculturale genera, sia per le imprese e le attività commerciali del territorio, sia per gli spazi collaborativi cittadini.
Le sue attività seguono due direttrici principali:

  1. Diversity Management, se hanno luogo all’interno di contesti organizzativi individuali
  2. Diversity Marketing, se mettono in relazione attori diversi, per offrire prodotti e servizi diversificati in risposta a bisogni diversi.

Obiettivi e azioni

Il Diversity Lab sarà connesso ai luoghi di innovazione del territorio reggiano: il Laboratorio Aperto Urbano dei Chiostri di San Pietro, il Parco Innovazione, La Polveriera, Impact Hub, etc.
Oltre alla promozione di corsi di formazione, ricerche e supporto al mondo dell’impresa, il Diversity Lab avrà la funzione di creare una sorta di Think Tank, costituito da giovani con diversi background, che possa elaborare idee soluzioni innovative a favore di attori pubblici e privati.

Il Diversity Lab dovrà nello specifico:

  1. accompagnare le imprese del territorio nella creazione di ambienti di lavoro inclusivi e favorevoli all’espressione delle diversità, come possibile vantaggio competitivo, sostenendole, dove richiesto, nell’elaborazione di politiche e pratiche di Diversity Management;
  2. mappare la diversità presenti nei servizi al cittadino e al pubblico del Comune di Reggio Emilia e/o sue partecipate/controllate, e/o in altre organizzazioni pubbliche, come l’AUSL di Reggio Emilia, per prendere maggiore consapevolezza di come la diversità si configura in questi luoghi di lavoro e come può essere un servizio indiretto aggiuntivo offerto alla cittadinanza;
  3. attivare un percorso di valorizzazione dei luoghi pubblici e privati della città, anche di carattere commerciale, come per esempio l’attivazione di percorsi di turismo di comunità e di quartiere.