C’è una connessione naturale tra l’educazione interculturale e l’educazione alla cittadinanza. Se l’educazione alla cittadinanza incoraggia lo sviluppo degli individui come cittadini attivi e responsabili, nell’ambito dei diritti e dei valori universali, l’educazione interculturale promuove capacità di convivenza costruttiva in un tessuto culturale e sociale multiforme, definibili “competenze interculturali”.

Ecco allora che gli interventi che verranno realizzati in ambito educativo e di educazione alla cittadinanza assumono un ruolo rilevante per la promozione della diversità e del dialogo interculturale e diventano strumento fondamentale per la coesione e l’inserimento sociale.

Obiettivi e Azioni

  1. Promuovere, in coordinamento con Officina Educativa e altri stakeholder, un Patto con le scuole di ogni ordine e grado e con i servizi educativi del territorio affinché il riconoscimento delle competenze interculturali e il multilinguismo siano integrati nell’approccio pedagogico/formativo. Fondamentale in questo percorso condiviso sarà il ruolo della Fondazione Mondinsieme, come soggetto a supporto del territorio e dei servizi educativi.
  2. Promuovere il valore della cittadinanza, da un lato valorizzando la cerimonia di conferimento come rito civile (coinvolgendo testimoni di cittadinanza, realizzando le cerimonie alla presenza di scuole e organizzazioni della società civile nel momento dei conferimenti), dall’altro attivando un percorso di sensibilizzazione sui diritti di cittadinanza e sulla riforma della legge per le nuove generazioni.
  3. Promuovere una scuola di educazione alla cittadinanza globale rivolta a tutta la città con momenti di incontro, produzione culturale, partecipazione e attivazione di dialoghi e collaborazioni tra istituzioni, associazioni e cittadini. La scuola avrà come obiettivo quello di offrire esperienze e opportunità formative al territorio, integrate con le progettualità culturali e sociali già attive.
  4. Supportare l’insegnamento della lingua italiana, in una forma più organica, con azioni integrate tra pubblico, privato e terzo settore e garantire spazi adeguati per i corsi, con la finalità di promuovere il diritto allo studio anche per i cittadini non italofoni.
  5. Promuovere il multilinguismo attraverso la valorizzazione delle attività formative ed educative territoriali (anche con il supporto delle rappresentanze diplomatiche), della lingua madre e della pari dignità linguistica e delle competenze linguistiche altre.