Con l'approvazione delle Linee di indirizzo da parte della giunta, il Comune lavora al nuovo Piano urbano della Mobilità sostenibile (Pums), strumento strategico che incide fra l'altro sulla qualità urbana e dei trasporti, sulla cultura della sostenibilità e del rispetto dell'ambiente, sulla sicurezza stradale e sul traffico in generale.
Le linee di indirizzo fissano gli obiettivi, i metodi e il percorso di elaborazione del Piano urbano della Mobilità sostenibile vero e proprio, cioè il documento che contiene la pianificazione a medio e lungo termine della mobilità cittadina, comprendente un insieme organico di interventi materiali e immateriali diretti a ridurre gli effetti negativi che derivano dall’uso prevalente dell’automobile. Per Reggio Emilia si tratta di un aggiornamento e di un potenziamento del Piano della mobilità (Pum) realizzato dal Comune nel 2008, quando non era obbligatorio per le Amministrazioni dotarsi di questo strumento.
In un decennio, Reggio Emilia ha migliorato la qualità e la sostenibilità del suo sistema di trasporto urbano, in modo che i cittadini possano non muoversi di meno, ma muoversi meglio all'interno di una città dinamica, vitale, competitiva ed inclusiva, in cui la mobilità pedonale e ciclabile e la mobilità elettrica sono le modalità di trasporto quotidiane di circa un cittadino su tre.
Attualmente i Piani urbani della mobilità si sono evoluti in Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) e sono strumenti di cui le Amministrazioni devono dotarsi per accedere a finanziamenti europei, nazionali e regionali.
Il Pum di Reggio Emilia quindi viene aggiornato con metodologie e obiettivi analoghi, facendo tesoro di un processo di attuazione e del relativo monitoraggio dei risultati raggiunti, costruendo un nuovo documento in continuità con il precedente, innovato e rafforzato sotto vari aspetti.

Sono sei le linee strategiche delineate nella recente delibera di giunta: Mobilità, Infrastrutture, Trasporto pubblico locale, Riduzione della velocità, Mobilità ciclabile e pedonale, Mobilità intelligente e pulita (i dettagli più in basso).

“Le Linee d'indirizzo del Pums 2017 adottate in questi giorni – dice l'assessore a Infrastrutture del territorio e Beni comuni Mirko Tutino – comprendono obiettivi comunitari ambiziosi per il 2020, quali la riduzione del 50% della mortalità stradale; la riduzione del 20% del traffico veicolare privato; la tutela del clima, la riduzione del rumore e la promozione di un sistema integrato della mobilità in cui il Trasporto pubblico locale assuma un ruolo centrale. Queste linee di indirizzo sono il frutto di analisi e valutazioni che tengono conto degli effetti sia sul sistema della mobilità, sia su quello insediativo e sulla qualità dell'aria, integrandosi quindi con altri strumenti di pianificazione come il Piano strutturale comunale e sviluppando politiche e azioni fra loro integrate. Le proposte, che vanno portate avanti in maniera integrata per essere efficaci, mirano a diminuire i livelli di inquinamento dell’aria, i morti e i feriti sulla strada, a riequilibrare le modalità di trasporto e a diminuire il traffico privato nelle aree centrali della città. “Si mettono a sistema strategie e azioni – conclude l'assessore - in buona parte già avviate dall'Amministrazione comunale nell'ultimo biennio, quali il rinnovo e potenziamento del parco autobus, l'incremento dell'uso dei mezzi pubblici, oltre che il contrasto al rumore, la effettiva regolamentazione del traffico in centro storico con il rispetto di Aree pedonali e Ztl, la qualità dell'aria attraverso il piano 'Reggio Respira', che stiamo attuando. L'obiettivo generale è di creare una città più efficiente dal punto di vista energetico e di minore impatto sull'ambiente anche nel campo della mobilità urbana”.

La fase di redazione del Pums sarà accompagnata da un processo di condivisione dei contenuti emersi nei Laboratori di cittadinanza. Il Pums 2017 ha infatti un approccio partecipativo, con il coinvolgimento di cittadini e stakeholder sin dall'inizio e per tutto il processo di pianificazione: le progettualità contenute nel Pums sono frutto anche delle fasi di ricognizione di bisogni emersi dai Laboratori di cittadinanza svolti sul territorio. Come di fa e su cisa agisce il Pums - Per lo sviluppo degli obiettivi e delle misure da implementare, il Pums 2017 farà proprio l’approccio Asi (Avoid, Shift, Improve) adottato a livello europeo, per lo sviluppo e la sostenibilità del settore dei trasporti e della mobilità. Tale approccio combina e integra tra loro tre azioni-pilastro che agiscono su: sistema di trasporto nel suo complesso, efficienza degli itinerari percorsi, tecnologia e comportamenti di guida. Le tre linee di azione quindi sono: - risparmiare traffico (avoid); - spostare quote di mobilità verso forme più sostenibili (shift); - migliorare le prestazioni ambientali dei veicoli (Improve). Queste tre azioni-pilastro vengono declinate in sei Linee strategiche di indirizzo (a loro volta poi articolate in più linee di azione che il Pums definitivo indicherà in dettaglio).
Le sei linee strategiche sono: Mobilità, Infrastrutture, Trasporto pubblico locale, Riduzione della velocità, Mobilità ciclabile e pedonale, Mobilità intelligente e pulita.

Mobilità

Una prima linea strategica riguarda i progetti relativi alla domanda di mobilità attraverso il governo delle aree urbane e del territorio. L'obiettivo è legare il tema della mobilità allo sviluppo del territorio, e quindi fare in modo che tutti gli strumenti strategici della città – Pums e Psc in primo luogo – dialoghino tra loro, muovendosi in una cornice di coerenza. A tale proposito una delle azioni riguarderà la revisione, in condivisione con gli strumenti urbanistici, della localizzazione degli 'attrattori' di mobilità, favorendone l’insediamento nei pressi della viabilità principale. Si vuole favorirne la riduzione dei viaggi in automobile sulle brevi distanze.

Infrastrutture

In un periodo di ridimensionamento delle finanze pubbliche per nuove strade e infrastrutture, l'obiettivo è spostare l'attenzione sull'esistente, traendone il massimo rendimento dalle infrastrutture esistenti o in fase di realizzazione, e diminuendo la pressione del traffico sulle aree centrali della città. In linea con quanto già iniziato con il Pum 2008, le linee strategiche del Pums prevedono il completamento della gerarchizzazione della rete stradale e il sistema tangenziale: si lavorerà inoltre sui cosiddetti “colli di bottiglia”, all’interno della città e sul sistema tangenziale, al fine di ottenere un’alternativa all’utilizzo dei viali di circonvallazione e di ridurre la quantità di traffico che insiste sulle arterie cittadine.

Trasporto pubblico locale

Sul piano del trasporto pubblico, che continua a mantenere un ruolo centrale, l'obiettivo resta massimizzare l'efficienza e l’efficacia in relazione alle esigenze del territorio e disponibilità di risorse. Oltre a favorire il ruolo del trasporto pubblico come segmento intermodale, il fine è di rafforzare il ruolo degli assi portanti migliorandone le prestazioni, attraverso politiche di miglioramento della accessibilità e sicurezza delle fermate, e azioni di preferenziazione “intelligenti”, basate sulle tecnologie di comunicazione. Si interverrà sulle linee più forti, lavorando anche sullo sviluppo di forme flessibili di trasporto pubblico nelle nelle cosiddette aree “a domanda debole”, anche attraverso forme gestionali innovative che coinvolgano i servizi non di linea, valutando inoltre la possibilità di coinvolgimento degli attori presenti sul territorio per i servizi a domanda debole. Nell'ambito di 'Reggio Respira', si lavorerà a progetti di sviluppo con veicoli ad emissioni zero o con cambi di tecnologia tipo tram, compatibilmente con l'analisi dei benefici e costi economici.

Riduzione dell'incidentalità

In linea con l'approccio “Vision Zero”, gli sforzi dell'Amministrazione comunale si concentreranno nel ridurre il costo sociale dell’incidentalità, promuovendo interventi di miglioramento della sicurezza stradale. Allo studio ci sono interventi che prevedono l'abbassamento dei limiti di velocità in ambito urbano, 30 chilometri orari sulla viabilità secondaria e progettualità che intervengano sulla cultura della sicurezza stradale, che tutelino da comportamenti irregolari sia dal punto di vista della progettazione dello spazio pubblico, sia per creare una cultura diffusa della sicurezza stradale nei cittadini.

Mobilità ciclabile e pedonale

Anche nel Pums 2017 ci sarà un ampio spazio per politiche e interventi volti a migliorare la sicurezza e la vivibilità degli ambienti urbani, favorendo la mobilità pedonale e ciclistica. Tra le azioni previste in quest'ambito, già inserite nel progetto di mandato Reggio Respira, si inseriscono interventi di riduzione della velocità a 30 chilometri orari in alcune strade secondarie, per favorire la mobilità non motorizzata, nonché la riorganizzazione dell’accessibilità nel centro storico diminuendo l’impatto dei veicoli privati, al fine di favorirne la qualità urbana e lo sviluppo commerciale. Uno degli obiettivi resta quello di riorganizzare la mobilità casa-scuola in direzione di una maggior sostenibilità, attraverso un approccio integrato che preveda la riorganizzazione dello spazio urbano e dell’accessibilità automobilistica, politiche educative e azioni di mobility management. Per quanto riguarda la mobilità ciclistica, si prevede lo sviluppo di un sistema di connessioni rurali che possa garantire il collegamento tra i centri minori a piedi o in bicicletta, attraverso interventi sulla rete stradale minore, e l’utilizzo di percorsi rurali quali sentieri e carraie, al fine di potenziare e connettere le reti degli itinerari ciclabili e dei percorsi pedonali.

Mobilità intelligente e pulita

Tra le linee strategiche del Pums vi è infine quella di incentivare forme di mobilità “intelligente” e pulita, incentivando forme di mobilità condivisa e collaborativa consentita dalle nuove tecnologie di comunicazione, ove possibile, e sfruttando l'innovazione tecnologica e gestionale. Rientra in quest'ottica il favorire la mobilità elettronica, lavorando sia sul sistema di distribuzione, sia sviluppando progetti innovativi, finalizzati alla diffusione della mobilità ad emissioni zero. Va in questa direzione la politica di incentivi già intrapresa nei confronti di nuovi intestatari di licenze per i taxi cittadini, che scelgono veicoli elettrici. In questo ambito, infine, rientra l'obiettivo di identificare modalità di trasporto e modelli organizzativi atti a soddisfare le esigenze di distribuzione delle merci nelle aree centrali, che siano sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale.