Parole, parole, parole
Le parole delle donne nell'opera diffusa dell'artista Elena Mazzi (Reggio Emilia, 1984) per il contrasto alla violenza maschile sulle donne.
Argomenti
Il progetto
Un pattern che si fa trama di una carta da parati e che tocca e coinvolge luoghi simbolo della città di Reggio Emilia e le diverse scuole del territorio che accolgono l’installazione dell’opera accompagnata da laboratori di prevenzione della violenza sulle donne realizzati dall’Associazione Nondasola che dal 1997 gestisce il Centro antiviolenza – Casa delle Donne e da oltre 20 anni conduce attività di prevenzione rivolte alle scuole di ogni ordine e grado di Reggio Emilia e provincia.
Il progetto di Elena Mazzi, presentato in occasione della Giornata internazionale della donna nel 2021, si inserisce nell'ambito del calendario di "Trecentosessantacinque giorni donna", promosso dal Comune di Reggio Emilia in collaborazione con associazioni ed enti del territorio.
Gli strumenti messi in campo dall’artista sono quelli dell’ascolto, della ricerca di un vocabolario di parole comuni e condivise, di un "fare" collettivo, dove più voci si uniscono per creare un nuovo linguaggio, una nuova modalità di comunicazione, al fine di intessere un sentire relazionale.
Le parole scaturite dagli incontri e dai laboratori svolti con le donne che hanno subito - direttamente o indirettamente - la violenza maschile sono diventate parte dell'opera ‘Parole Parole Parole’: parole dense, importanti, pesanti. L’installazione tuttavia gioca su due livelli. Da un lato, a primo impatto, emerge con forza una parete colorata, gioiosa, con forme “pop” e colori allegri, dall’altro si viene attraversati da un momento di sorpresa e stupore nel leggere quello che vi è scritto all’interno di labirinti immaginari. Una rappresentazione simbolica che allude a come la violenza si consuma soprattutto all’interno delle mura domestiche, e la carta da parati riveste le pareti delle case; come la violenza la carta da parati si attacca ed è difficile da staccare, si riesce, ma ci vuole tempo e determinazione per riuscire a staccare anche i piccoli residui; come accade nella vita di molte donne la violenza vive all’interno di relazioni apparentemente serene e gioiose, ma che nascondono quei gesti quotidiani mossi da una mancanza di percezione paritaria tra partner sfociando in varie forme di violenza (fisica, psicologica, economica, sessuale).
L’opera d’arte, volutamente costruita dal basso, dal sentire di chi vi è coinvolto in modo diverso, ma sempre sulla propria pelle, intende essere un segno permanente di presa di posizione per ribadire ogni giorno che ognuno di noi ha la responsabilità di dare un contributo personale per promuovere quel cambiamento culturale collettivo di cui c’è bisogno per fermare discriminazioni, ingiustizie, violenze, femminicidi.
Luoghi di esposizione dell’opera ‘Parole parole parole’
L'opera è in continua espansione e ad oggi è esposta presso spazi pubblici cittadini, luoghi della rete territoriale, spazi di aggregazione e di promozione culturale e scuole secondarie di primo e secondo grado di Reggio Emilia e provincia.
Luoghi di passaggio e della cultura a Reggio Emilia e provincia
- Biblioteca Panizzi
- Palazzo dei Musei - Musei Civici di Reggio Emilia
- Spazio Gerra - Centro culturale, espositivo e di produzione del Comune di Reggio Emilia
- Spazio IAT - ufficio comunale di Informazione e Accoglienza Turistica
- Casa della Cultura del Comune di Casina
- Consorzio Parmigiano Reggiano
Punti della rete
- Centro antiviolenza Casa delle donne
- Sede legale dell’Associazione Nondasola e delle Lunenomadi, via Spani
- Questura di Reggio Emilia, Sala colloqui per donne e Ufficio denunce
- Pronto soccorso di Reggio Emilia, viale Risorgimento 80 (RE)
- Consultorio - Salute Donna di Reggio Emilia Padiglione Bertolani, Azienda sanitaria Locale di Reggio Emilia, via Amendola 2 (RE)
Istituzioni del territorio
- Centro per la salute della famiglia straniera dell’Azienda sanitaria Locale di Reggio Emilia, viale Risorgimento, 80 padiglione H
- Casa della salute Ovest dell’Azienda sanitaria Locale di Reggio Emilia, via Brigata Reggio 24/1
- Casa della salute Castelnuovo Sotto dell’Azienda sanitaria Locale di Reggio Emilia, via Conciliazione 16
- Consultorio Open G, Casa della Salute Nord, Azienda sanitaria Locale di Reggio Emilia, Via Gramsci, 54/L
- Ambulatorio ostetrico/ginecologico di Castelnovo di Sotto dell’Azienda sanitaria Locale di Reggio Emilia
- Istituti di pena - Casa circondariale e di reclusione di Reggio Emilia
- Sede del Servizio uomini maltrattanti (SUM) della Cooperativa papa Giovanni XXIII
- Mapei Stadium – Città del Tricolore, Piazzale Atleti Azzurri D'Italia, 1
Scuole secondarie di primo e secondo grado Reggio Emilia e provincia
- Liceo artistico statale “Gaetano Chierici”, Reggio Emilia
- Istituto di istruzione superiore “Leopoldo Nobili”, Reggio Emilia
- Liceo scientifico statale “Aldo Moro”, Reggio Emilia
- Istituto di istruzione superiore “Cattaneo-Dall’Aglio”, Castelnovo Monti
- Istituto di istruzione superiore “Nelson Mandela”, Castelnovo Monti
- Istituto comprensivo “Alessandro Manzoni”, Reggio Emilia
- Istituto comprensivo “G. B. Toschi” di Baiso, Viano
Collaborazioni fuori dal territorio
- Opera installata nel 2023 in Serbia, presso Gallery Podroom, Centro culturale di Belgrado, in occasione della mostra NATURA, FEMMINILE PLURALE di ELENA MAZZI & RAFFAELLA CRISPINO curata da Adriana Rispoli.
- Opera installata nel 2023 a Noto (SR), all’interno di EXPERIMENTUM CRUCIS – Rassegna internazionale multimediale di arte contemporanea che si è tenuta da 25 giugno al 31 dicembre 2023 presso l’ex-Caserma Cassonello.
- Opera installata a Caivano nel 2024, presso il Centro sportivo Ex Delphina all’interno del piano di riqualificazione, in collaborazione con l’associazione Ex Elettrofonica Aps.
Il progetto continua
L’opera ‘Parole Parole Parole’ continua il suo cammino di contaminazione del territorio. E' infatti possibile installare l’opera d’arte contattando l’ufficio pari opportunità del Comune di Reggio Emilia o acquistare fine art 50x70 cm in tiratura limitata contattando l’Associazione Nondasola. Il ricavato delle donazioni sarà destinato all’Associazione Nondasola per essere investito in progetti dedicati alle donne accolte dal Centro antiviolenza - Casa delle donne. Si potrà così scegliere di arredare il proprio spazio con un oggetto d’arte attraverso il quale Elena Mazzi ha dato, in modo originale, forma e plasticità alle tante e dense parole delle donne che direttamente o indirettamente hanno incontrato e conosciuto la violenza. Dopo le installazioni in luoghi simbolo della città l’opera sarà quindi disponibile per altri spazi, privati e pubblici.
Per raccontare la genesi dell’opera e i laboratori di prevenzione condotti nelle scuole attraverso l’utilizzo del linguaggio espressivo-artistico dell’opera di Elena Mazzi è stato pubblicato un libro da Corisero Editore che può essere acquistato sul sito dell’editore.
Per approfondimenti: