Iniziative realizzate
Questa sezione raccoglie tutte le iniziative realizzate finora: conferenze, seminari, flashmob.
Flash mob in Piazza Prampolini per ricordare la discriminazione e il genocidio in Bosnia Erzegovina, soprattutto nell’area di Prijedor, dove nella primavera del 1992 quando i serbi bosniaci dell’area obbligarono le famiglie non serbe ad appendere lenzuola bianche alle finestre delle loro abitazioni e a vestire una fascia bianca al braccio quando uscivano in strada. Segni discriminatori, prodromi del genocidio che avverrà poche settimane dopo, che richiamano ad altri nefasti momenti della storia europea.
Abbiamo deciso di ricordare le vittime minorrenni di queste terribili giornate in un flash mob emotivamente molto coinvolgente in Piazza Prampolini il 31 maggio 1992.
Una delegazione dello Spid Club di Sarajevo, il primo e per ora unico gruppo sportivo paraolimpico della Bosnia Erzegovina è stato ospite della nostra città durante i giochi del Tricolore del 2019. Durante il soggiorno un nuotatore di Spid e i suoi allenatori hanno potuto condividere lo spirito inclusivo di questa grande manifestazione sportiva. La delegazione è stata ricevuta anche dal Sindaco Luca Vecchi proprio nelle giornate di commemorazione del genocidio di Srebrenica.
Straordinaria attività di interscambio tra donne con esperienze di vita diverse e difficili ma accomunate dalla grande voglia di riscatto attraverso la gastronomia tradizionale.
E’ su queste basi che nasce il progetto Pita e pasta, promosso da Cooperativa Sociale Madre Teresa e ISCOS Emilia-Romagna in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e l’Ambasciata Italiana in Bosnia Erzegovina. Una prima visita è stata realizzata in aprile 2018 a Konjević Polje con un gruppo di donne del laboratorio Mani in Pasta e una seconda visita di una delegazione bosniaca e serba a Reggio Emilia in giugno 2019 durante la visita sono stati organizzati visite e scambi con servizi sociali, cooperative sociali e sindacati, associazione culturale di Via Roma e con la compagnia Pietribiasi Tedeschi ed è stata organizzata una serata pubblica in Piazza Scapinelli per i Mercoledi rosa del Comune di Reggio Emilia.
Lo scambio ha come obiettivo l’empowerment di associazioni di donne bosniache per una loro maggiore leadership nella società e per una partecipazione democratica ed inclusiva nei processi di protezione e inclusione sociale. Attraverso iniziative di promozione dei diritti umani, costruzione della pace, dialogo interculturale e interreligioso, di non-violenza nella società civile e nei servizi sociali e nel privato sociale di Reggio Emilia, a partire dalla conoscenza di reali contesti di guerra e dalla testimonianza di “sopravvissuti”, soprattutto donne, alla guerra e al genocidio.
Una serata di festa a Reggio Emilia per il progetto di scambio e cooperazione con le associazioni al femminile della Bosnia Erzegovina. Promosso dal Comune insieme a Iscos Emilia-Romagna e Cooperativa sociale Madre Teresa.
Mercoledì 26 giugno 2019 in Piazza Scapinelli si è svolto “Pita e Pasta di Pace con Mani in pasta”; si è tenuto un laboratorio di preparazione della Pita aperto al pubblico, realizzato con le donne delle associazioni bosniache, seguito da street food con piatti della tradizione reggiana e bosniaca a supporto dei progetti di cooperazione promossi da Iscos Emilia-Romagna.
La serata è stata organizzata in collaborazione con Ghirba biosteria della Gabella, La Gargotta del Popol Giost, trattoria dal Serata bosniaca con menù con ricette e storie dalla Bosnia Erzegovina.
Nello Spazio Quarantanove di via Roma è stata allestita la mostra "Uno scorcio di Bosnia" realizzata da Agesci e interventi sonori realizzati dalla Compagnia Pietribiasi-Tedeschi.
Alla biosteria la Ghirba Luca Leone e Staša Zajović (Donne in Nero Belgrado) hanno dialogato su “Balcani: 20 anni di Pace Fredda” ed in chiusura il coro di Le chemin des femmes e Le core, voci indisciplinati-In memoria di Joy. Le Chemin des Femmes è un coro fondato a Modena nel 2008, composto da donne di diversa provenienza geografica e culturale unite dalla comune passione per il canto e dal desiderio di promuovere la ricerca musicale e la resistenza civile attraverso la voce
Le conferenze hanno permesso di ampliare la rete di enti, organizzazioni e cittadini coinvolti nello scambio con i nostri partner bosniaci. Sono stati organizzati workshops su intercultura, conflitti e diritti umani. In particolare è stata realizzata la conferenza, organizzata dai servizi sociali del Comune di Reggio Emilia, in occasione della Giornata del Rifugiato 2019 il Comune di Reggio Emilia, dal titolo "Attraversare e condividere i percorsi del trauma".
Approcci e esperienze in dialogo tra Balcani e Reggio Emilia nell’ambito del Progetto Sprar gestito dalla cooperativa sociale Dimora d’Abramo, dove si è proposto un seminario formativo sull’elaborazione dei traumi con donne e uomini dei Balcani e di altre parti del mondo.
Il seminario è stata un’importante occasione di formazione grazie al contributo di volontari, operatori, professionisti che affrontano tali percorsi insieme alle persone che hanno subito traumi complessi.
Presso i locali del Binario 49 di Reggio Emilia, dal 26 ottobre al 25 novembre 2019 è stata allestita la mostra fotografica "Breaking free - discriminiamo la violenza, non le persone. Testimonianze per l’uguaglianza di genere e una società inclusiva", promossa dall’associazione bosniaca Forgotten Children of War (Zaboravljena djeca rata) e da ISCOS Emilia-Romagna e racconta le storie delle donne vittime di violenze e dei loro bambini e bambine nate durante il conflitto in Bosnia Erzegovina, attraverso le foto realizzate dall’artista franco-siriano Sakher Almonen.
Durante il periodo dell’esposizione della mostra al Binario 49 sono state organizzate anche 7 REGGIOTalks conferenze/interventi registrati in presa diretta e disponibili sul canale Vimeo di Iscos sui temi che riguardano i diritti umani, il genere, l’attivismo e la violenza.
A tre di queste REGGIOTalks ha partecipato Ajna Jusić presidentessa di Forgotten Children of War. Tra gli altri sono intervenuti Luca Leone giornalista ed esperto di storia balcanica, Annalisa Rabitti assessore del Comune di Reggio Emilia ed esponenti della Cisl reggiana.
Il 10 dicembre 2020 è stato proiettato in anteprima al Cinema Cristallo il docufilm "La pace fredda: è davvero finita la guerra in Bosnia Erzegovina?" regia di Marcella Menozzi soggetto di Luca Leone e Andrea Cortesi che raccoglie testimonianze ed esperienze di impegno civile e di memoria storica del conflitto in Bosnia Erzegovina nonché la voce diretta di molte ospiti e amiche della nostra città.
In occasione del 25esimo anniversario dal genocidio di Srebrenica il Comune di Reggio Emuilia ha organizzato, insieme a Istoreco, Arci Reggio Emilia, Iscos Emilia-Romagna, Fondazione E35, Fondazione Mondinsieme, Cisl Emilia Centrale e con il sostegno di Coop Alleanza 3.0 due eventi aperti alla cittadinanza.
Durante la prima serata è stato proiettato al cinema estivo Arena Stalloni il documentario "La pace fredda, è davvero finita la guerra in Bosnia Erzegovina?" di Marcella Menozzi con le testimonianze di Tamara Cvetković e Luca Leone, mentre nella seconda serata si è dialogato con gli storici di Osservatorio Balcani Caucaso e Transeuropa Alfredo Sasso e Marco Abram sul tema "I Balcani nella storia: attraverso il ‘900 jugoslavo". A seguire un approfondimento su "L’imbroglio etnico, la guerra degli anni ’90" insieme alle fotografie di Mario Boccia.
In occasione della ricorreza dei 25 anni dalla firma degli accordi di pace di Dayton il Comune di Reggio Emilia ha organizzato un dialogo con lo storico Alfredo Sasso di Osservatorio Balcani Caucaso e Transeuropa e il giornalista e scrittore Luca Leone moderati da Simona Silvestri per ricordare e rileggere gli accordi di pace a 25 anni dalla loro stipula.
Ha concluso la serata l’intervento del Direttore del Comune di Reggio Emilia Maurizio Battini.
La conferenza è stata organizzata in collaborazione con Iscos Emilia-Romagna, Istoreco, Fondazione E35, Fondazione Mondinsieme, Associazione Mirni Most, Osservatorio Balcani Caucaso e Transeuropa, Cisl Emilia Centrale e Infinito Edizioni.
Dialogo con Hamica Nametac, ex-direttore del Teatro dei burattini di Mostar, Rosa Stecco, compagna di lavoro e vita del burattinaio Dimmo Menozzi figlio di Mario Menozzi detto ‘Marion’, e Claudio Malaguti, segretario ANPI Guastalla, modera Antonio Campanini.
La conferenza è stata organizzata in collaborazione con Iscos Emilia-Romagna, Istoreco, Fondazione E35, Fondazione Monndinsieme, Associazione Mirni Most, Cisl Emilia Centrale.