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“Sui rifiuti e sulla TARI serve serietà, non propaganda”: a dirlo è l’assessore alla Cura dei quartieri del Comune di Reggio Emilia, Davide Prandi, che interviene sulla questione per fare chiarezza.

Chi parla di ‘scelta politica’ – afferma l’assessore Prandi – dice il falso: le tariffe vengono stabilite secondo parametri tecnici fissati da Arera, uguali per tutti i Comuni italiani. Non si tratta di un capriccio amministrativo, ma di un meccanismo regolato da un’autorità nazionale. A Reggio Emilia abbiamo semmai lavorato per contenere gli aumenti e mantenere le tariffe tra le più competitive della regione, nonostante i rincari generalizzati e i maggiori costi legati alla gestione ambientale.

Il servizio di gestione dei rifiuti urbani è ottimo. Nel costo della Tari sono inclusi servizi di qualità e gratuiti come la raccolta degli ingombranti, lo smaltimento degli oli esausti, il conferimento nelle isole ecologiche, lo spazzamento, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti: attività atte a garantire decoro urbano e tutela ambientale, senza costi aggiuntivi per i cittadini.

Quanto ai dividendi Iren, non sono un bancomat da usare a piacimento. Quei fondi servono per la manutenzione della città, per il verde, le scuole, le strade e la sicurezza urbana: togliere risorse a questi capitoli per coprire tariffe sarebbe un errore gravissimo e un danno per tutta la comunità.

Capisco le difficoltà di famiglie e imprese – sottolinea Prandi – e proprio per questo stiamo potenziando i bonus e le agevolazioni per chi è davvero in difficoltà e non ad uso della propaganda politica. La vera responsabilità è dire la verità ai cittadini, non inventare nemici. Reggio Emilia continuerà a fare scelte fondate su trasparenza, sostenibilità e rispetto. Perché una città che si prende cura di sé non lo fa con gli slogan, ma con i fatti”.

L’assessore ricorda dunque, oltre alle forme di rateizzazione del pagamento a cui tutti possono accedere, le agevolazioni sociali messe in campo dall’amministrazione comunale per ridurre l’impatto delle tariffe, vedono Reggio tra i Comuni più attenti, con agevolazioni del 100% della quota variabile non misurata con ISEE fino a 15.000 euro, indipendentemente dal numero di figli a carico e fino a 30.000 euro per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico; a cui si aggiungono le agevolazioni per Associazioni di Promozione Sociale (Aps) e Organizzazioni di Volontariato (Odv), con uno sconto del 100% della quota variabile non misurata.

Infine, conclude Prandi: “Una riflessione seria andrebbe fatta, collettivamente, anche sul peso dell’inflazione e sul caro energia, voci che pesano sul bilancio delle famiglie, delle aziende e dei Municipi, voci sulle quali il Governo di centrodestra non sta intervenendo da oltre due anni, nonostante gli allarmi generalizzati e giustificati”.

Davide Prandi
Assessore del Comune di Reggio Emilia

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Ultimo aggiornamento: 20-10-2025, 08:45