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La sentenza sul processo affidi, di cui oggi abbiamo ascoltato il verdetto riguardante il primo grado, induce alcune riflessioni. Da sindaco della città capoluogo di un territorio che ha fatto e fa dei servizi sociali un'eccellenza riconosciuta sento anzitutto di esprimere vicinanza alle persone che oggi vedono finire, o quasi, un incubo processuale durato anni. Persone per cui, come purtroppo sempre più spesso accade, si sono formulati giudizi affrettati senza attendere la verità giudiziaria; persone contro cui certa politica ha dato il peggio di sé, creando mostri, cavalcando paure, fomentando odio.L'augurio è che queste persone, operatrici e operatori che oggi sono stati sollevati da questo enorme peso, possano tornare a svolgere il loro ruolo di sostegno alle famiglie e di tutela dei minori. Oltre a questo, auspico che una sentenza di grande nettezza come questa riporti al centro del dibattito i diritti di bambine e bambini. L'indagine nazionale di Autorità garante, Terre des hommes e Cismai presentata recentemente ha certificato come siano aumentati in modo significativo negli ultimi anni i maltrattamenti ai danni di minori, soprattutto in famiglia. Nell'equilibrio che occorre nel valutare processi lunghi e complessi come questi, e nella piena fiducia che occorre dare a chi ha il dovere di vigilare e giudicare, speriamo che questa sentenza rimetta al centro la tutela dei bambini.

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Ultimo aggiornamento: 10-07-2025, 09:52