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È una manovra di assestamento che ha anche l’obiettivo di applicare l’avanzo restante del 2024 per mettere in circolo, dopo attenti monitoraggi, tutte le risorse disponibili e salvaguardare gli equilibri di bilancio dell’ente e delle partecipate, quella sottoposta al Consiglio comunale di Reggio Emilia nella seduta del 25 novembre. Si tratta, inoltre, dell’ultima variazione di bilancio del 2025 proposta dall’Amministrazione comunale prima della presentazione del bilancio previsionale 2026.
La delibera, illustrata in Aula dal sindaco Marco Massari, riporta il parere favorevole del Collegio dei revisori e permette di attestare una situazione di equilibrio finanziario.
Il documento è stato approvato con 19 voti favorevoli (Pd, M5S, Lista Marco Massari sindaco, Europa verde-Possibile) e 10 voti contrari (Coalizione civica, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lista civica Tarquini, Lega Salvini premier).
La verifica degli equilibri e la variazione di assestamento di Bilancio sono stati licenziati dalla giunta comunale dopo la ricognizione - la seconda dell’anno - effettuata dal servizio Finanziario e dal servizio Pianificazione, programmazione e controllo del Comune, congiuntamente ai dirigenti delle strutture organizzative.
I monitoraggi effettuati non hanno evidenziato debiti fuori bilancio, inoltre la situazione dei crediti non presenta criticità e l’Ente ha liquidità sufficiente per garantire i pagamenti rispettando i tempi contrattuali.
Con questa sesta e ultima variazione di bilancio, l’aggiornamento delle previsioni di entrate correnti - confermando sostanzialmente quanto già iscritto a bilancio - riguarda maggiori entrate dovute: al recupero di arretrati Imu pari a 173mila euro, a 100 mila per notifiche di sanzioni al Codice della Strada, a ulteriori 100 mila dalla gestione della sosta; mentre, sempre relativamente alla parte corrente, si registrano 15mila euro di minori entrate da sanzioni ad attività economiche.
L’integrazione alle spese correnti avviene anche andando a utilizzare l’avanzo disponibile 2024, pari a 907mila euro, e si rende necessaria soprattutto a causa dell’andamento dell’inflazione per costi contrattuali obbligatori, quale la gestione del contratto calore che da sola assorbe 939.500 euro per il 2025, oltre che per integrazioni per prestazioni welfare e per le società partecipate: 15mila euro per Fondazione Sport, 300mila per Asp, 340mila per Fcr e 740mila per l’Istituzione scuole e nidi.
L’adeguamento dei trasferimenti alle società partecipate è motivato dalla dinamica inflattiva e dall’aumento dei bisogni sociali per FCR e ASP; per quanto riguarda l’Istituzione scuole e nidi d’infanzia l’integrazione si rende invece necessaria per garantire le sostituzioni sul personale educativo non programmabili anticipatamente e viene finanziata a fronte di una dinamica di contenimento, e quindi di economie, sulla voce personale in servizio presso il Comune legata a diverse categorie professionali.
Per quanto riguarda gli investimenti, la precedente variazione, approvata dal Consiglio a ottobre insieme al nuovo Piano dei Lavori Pubblici 2026-2028, ha permesso di rimodulare cronoprogramma e importi di diversi interventi in corso, soprattutto finanziati con fondi Pnrr. Gli adeguamenti necessari ora sono quindi marginali e non modificano il Piano allegato al Dup.
Oltre a integrazioni di fondi e contributi per progetti in corso e all’inserimento a bilancio di un nuovo progetto digitale sostenuto con fondi Pnrr per circa 65mila euro, la voce più consistente è rappresentata da 200mila euro destinati a finanziare il nuovo Gemello Digitale. Si tratta di un progetto particolarmente importante che consentirà di mappare il territorio e, sfruttando algoritmi basati su Intelligenza Artificiale, di ricostruire una serie di banche dati informative su molteplici aspetti, utili quindi nelle politiche antievasione dei tributi come nel governo del territorio per quanto riguarda aspetti gestionali.
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Ultimo aggiornamento: 25-11-2025, 16:48