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Questa mattina le ragazze e ragazzi della scuola secondaria di primo grado Leonardo Da Vinci di Reggio Emilia hanno partecipato al laboratorio “Imparare a guardare con occhi liberi”, promosso da Ufficio Pari Opportunità del Comune di Reggio Emilia, Fondazione Palazzo Magnani e Associazione Nondasola nell’ambito della mostra “Margaret Bourke-White. L’opera 1930-1960”, allestita presso i Chiostri di San Pietro dal 25 ottobre all’8 febbraio 2026. Un percorso che si ripeterà ogni martedì mattina nei mesi di novembre, dicembre e gennaio e che coinvolgerà 18 classi e circa 400 studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio.

L’iniziativa si inserisce all'interno del progetto “InTersezione. Linguaggi e pratiche al centro per promuovere il cambiamento contro la violenza sulle donne” coordinato dal Comune di Reggio Emilia e finanziato con un bando regionale finalizzato alla prevenzione e al contrasto alla violenza di genere. L’obiettivo è di offrire a studenti e studentesse, in connessione con i linguaggi visivi e i temi proposti dall’opera fotografica di Bourke-White, gli strumenti per riflettere su temi connessi alle discriminazioni e alle forme sottili di violenza nelle relazioni interpersonali, stimolando una consapevolezza critica rispetto agli stereotipi di genere e promuovendo una cultura del rispetto e dell’autodeterminazione. Il punto di partenza del progetto è la scoperta non solo degli scatti di straordinaria qualità di Bourke-White, ma anche della vita eccezionale della fotografa americana, che seppe affermarsi con coraggio e determinazione in un mondo prevalentemente maschile. Con la sua carriera, segnata da esperienze uniche e pionieristiche, Bourke-White superò barriere e confini di genere, diventando un esempio di libertà, talento e perseveranza. Attraverso un percorso laboratoriale che integra attività esperienziali, visione e analisi delle immagini fotografiche e strutturato in due incontri - un primo presso i Chiostri per visitare la mostra e un secondo all’interno della classe con la co-presenza delle operatrici dell’Associazione Nondasola e di Palazzo Magnani - l’attività si propone di accompagnare studenti e studentesse in un’ottica di prevenzione, a una riflessione sui temi del potere - inteso come potere di essere se stessi/e, ma anche come potere dello sguardo e del dettaglio - e del rapporto tra immagine e corpo.
In maniera complementare all’attività dedicata agli studenti, è stata organizzata anche una visita guidata riservata agli insegnanti per presentare i contenuti della mostra, approfondire i concetti affrontati durante i laboratori e fornire strumenti per accompagnare le ulteriori riflessioni in classe.

“L’arte e la cultura – dice l’assessora alle Pari opportunità Annalisa Rabitti - possono assumere un ruolo fondamentale nello stimolare riflessioni sulle modalità in cui la violenza e gli stereotipi di genere si manifestano, diventando uno strumento di consapevolezza, denuncia e trasformazione. Per questo, ormai da diversi anni, con il Servizio Pari Opportunità abbiamo intrapreso una serie di azioni sinergiche con il mondo della cultura, come nel caso di questi laboratori pensati per le scuole e promossi con Fondazione Palazzo Magnani e Associazione Nondasola: la mostra dedicata a Margaret Bourke-White si presta moltissimo a questo tipo di lavoro, essendo una figura di primo piano nell’emancipazione femminile e perché tutto il suo percorso professionale rappresenta un simbolo dell’impegno contro gli stereotipi di genere. Attraverso la sua sensibilità, l’artista è in grado di fornirci uno sguardo differente capace di farci vedere le cose con occhi diversi: credo che questa, al di là della teoria, sia una modalità di lavoro molto efficace per promuovere una cultura della parità, in particolare tra i più giovani”.
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Ultimo aggiornamento: 13-11-2025, 09:44