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A Reggio Emilia più di 1000, tra bambini e bambine, ragazze e ragazzi, troveranno una nuova opportunità per il tempo pomeridiano grazie all’assegnazione di contributi al Terzo Settore educativo della città. Si è conclusa infatti in questi giorni la procedura di valutazione delle proposte progettuali pervenute al Comune di Reggio Emilia a seguito di bando.

Con questa misura che punta al potenziamento della rete dei servizi educativi sostenendo i centri pomeridiani, si completa il quadro degli interventi previsti dal Comune di Reggio Emilia per l’anno educativo 2025-2026, finalizzati a sostenere le famiglie nel tempo extrascolastico attraverso azioni educative rivolte ai bambini e ai ragazzi fino ai 14 anni.

Dopo l’avvio, ad ottobre, degli spazi pomeridiani all’interno degli istituti scolastici gestiti dalle cooperative sociali incaricate dal Comune, e dopo l’attivazione dei tempi integrati – frutto di una stretta coprogettazione tra il servizio Officina Educativa e gli Istituti Comprensivi – l’assegnazione dei contributi al Terzo settore mira ora a rafforzare le iniziative nate direttamente nei territori. A beneficiarne saranno realtà diverse: cooperative sociali, associazioni e parrocchie impegnate nell’offerta di servizi educativi pomeridiani.

Il bando ha visto un significativo incremento delle risorse disponibili, grazie allo sforzo congiunto degli assessorati all’Educazione e al Welfare, a testimonianza della volontà dell’Amministrazione di rispondere a un bisogno sempre più evidente nella città. Il totale dei contributi assegnati è infatti pari a 100mila euro e consente la realizzazione di tempi pomeridiani in quasi 30 quartieri della città.

Il Comune ha scelto di porre come obiettivo prioritario il sostegno alle famiglie con figli minorenni durante l’orario extrascolastico, in un contesto in cui la rete parentale tradizionale non rappresenta più un punto di appoggio sufficiente.

Investire in iniziative educative significa infatti lavorare sul futuro della comunità, garantendo a tutti l’accesso a opportunità formative e potenziando le relazioni sociali, anche intergenerazionali. Inoltre, sostenendo le realtà del Terzo settore attive nei quartieri si intende valorizzare la prossimità: un elemento essenziale che permette alle famiglie di costruire legami con il proprio territorio, attivare relazioni significative e reti di supporto.

“Come amministrazione – dichiarano l’assessora alle Politiche educative Marwa Mamhoud e l’assessora alla Cura delle persone Annalisa Rabitti - siamo molto soddisfatte di poter sostenere realtà che, in tutto il territorio comunale, offrono proposte educative di qualità. Il nostro obiettivo, però, è andare oltre il modello del bando: vogliamo costruire un progetto condiviso e ragionato insieme a tutti i soggetti coinvolti nei territori: scuole, famiglie, ragazzi, enti del Terzo settore e Comune. Solo attraverso un confronto stabile e una responsabilità condivisa – continuano le assessore - potremo definire una metodologia di intervento che diventi strutturale e con un orizzonte temporale più ampio del singolo anno scolastico, così da garantire continuità e maggiore stabilità a tutte le realtà coinvolte”.

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Ultimo aggiornamento: 15-12-2025, 14:04