La bellezza secondo la Cooperativa di Comunita' "La Sorte"

Era il 13 febbraio 2024 quando al Rione Sanità è nata la Cooperativa “La Sorte”, la prima Cooperativa di Comunità di Napoli.

Una storia che vede protagonisti un gruppo di amici che porta con sé la voglia di contribuire a quel processo di rinascita economica e sociale che da circa vent’anni interessa il Rione Sanità.

Un gruppo di giovani che, cresciuti con i valori della fratellanza e crescita collettiva, condividono il sogno di valorizzare quei Beni Comuni che, ancora nell’ombra perché dismessi o abbandonati, fanno parte del patrimonio storico artistico e culturale del territorio.

“La Sorte” si occupa della gestione e della cura di alcune tra le chiese più affascinanti del Rione Sanità, offrendo ai napoletani e ai turisti esperienze di visita che portano con sé arte, storia e sociale.

Tra i luoghi gestiti dalla Cooperativa c’è la Basilica di San Severo fuori le mura con “Il Figlio Velato” di Jago, la Chiesa di Santa Maria Maddalena ai Cristallini e la Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, un complesso religioso dedicato al primo vescovo di Napoli riaperto al pubblico nel maggio del 2023, dopo decenni di chiusura e di abbandono, che oggi accoglie al suo interno lo Jago Museum.

L’obiettivo di questa nuova avventura è quello di illuminare le aree periferiche del Rione Sanità che, non ancora interessate dai processi di rigenerazione sociale e urbana, con il loro potenziale storico e artistico rappresentano un ulteriore polo culturale del quartiere.

Un processo che permette loro di essere protagonisti di quel percorso consapevole e responsabile di presa in carico dei beni culturali, così come sancito dalla Convenzione di Faro, nella convinzione che l’Eredità culturale comune sia da difendere, promuovere e soprattutto consegnare alle generazioni future.

Un racconto che vede restituire dignità ai luoghi e creare nuove opportunità di lavoro attraverso la valorizzazione delle risorse che caratterizzano il Rione Sanità.

Una storia che, ancora una volta, ha alla base il valore dello stare insieme e il coraggio di chi prova a trasformare le ferite in feritoie, dove far entrare la luce.

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