Descrizione
Il Parco il diamante si trova in zona Orologio e vi si accede da via Danimarca, via Bulgheria, via Gorizia.
Dove oggi è il parco, una volta sorgeva un complesso agricolo con villa padronale, del cui impianto rimangono uno splendido doppio filare di platani centenari e interessanti memorie dell’antico sistema idraulico di irrigazione. L’aspetto più interessante del Diamante è forse il Giardino dell’Arca, la cui vegetazione ha un grande significato simbolico. Ogni anno, infatti, nella sua area circolare vengono piantati alcuni alberi che rappresentano diverse fedi religiose (Buddismo, Cristianesimo, Ebraismo, Religione degli Indiani d’America, Shinto, Tao e Confucianesimo:
- l’Albicocco è l’albero legato al Buddismo (questa pianta è stata scelta dallo stesso Dalai Lama);
- L’Olivo può essere considerato un simbolo dell’Ebraismo (Geremia paragona il popolo eletto ad un “Olivo verdeggiante”), ma diviene nel tempo riferimento comune alle tre religioni del Libro: l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’Islam);
- il Ciliegio ha un particolare significato per lo Shintoismo (in questa “religione della natura” è oggetto di un vero e proprio culto);
- il Mirabolano infine può rappresentare il pensiero laico (è una pianta nostrana meglio conosciuta con il nome di “Cagnètt”);
- l’Acero è un simbolo per gli Indiani d’America (la Sacra Pipa rappresenta l’equilibrio perfetto, l’unione tra Cielo e Terra; il cannello della pipa è l’Albero della Vita ed è realizzato con legno di questa specie);
- il Pesco occupa un posto di rilievo nella cultura del Taoismo (è l’albero dell’immortalità; gli immortali taoisti si nutrivano di pesche o di fiori di pesco);
- la Rosa è presente nel classico della letteratura persiana del tredicesimo secolo, Golestan/Il giardino delle rose, grande affresco di aforismi, apologhi educativi e precetti morali del poeta Sa’di Shirazi. Un brano delle sue poesie è affisso anche sui muri dell’edificio dell’Onu a New York;
- La Vite ricorda la storia e la cultura del Cristianesimo (“Io sono la vite e voi i tralci”, dice Gesù nel Vangelo di San Giovanni)
Il Giardino dell’Arca nel 2005 è stato dedicato ad Alexander Langer ed è
Alexander Langer è uno dei protagonisti delle stagioni politiche e culturali comprese tra il ’68 e i primi anni ’90, a cui la LUP (Libera Università Popolare) di Reggio Emilia, in collaborazione con il Comune e con Boorea, ha dedicato negli ultimi anni una serie di importanti iniziative. Langer scompare nel luglio del 1995, lasciando oltre allo sconcerto per una fine tragica e prematura, un patrimonio di idee, di esperienze e di valori, che risultano di straordinaria attualità rispetto alle questioni più urgenti che ci troviamo a fronteggiare nella grave crisi che attraversa l’intero pianeta, specie dopo la pandemia da COVID19.
All'interno del parco vi è un percorso ciclopedonale che collega l’area delle religioni - radiosa e “solare” - a una zona “lunare” nella parte opposta del giardino, costituita da un’antica cisterna e ora usata come piccolo palcoscenico all’aperto, il cui fondale semicircolare è stato dipinto da alcuni artisti di strada/writers di “Unità di Strada”. In mezzo spicca un grande roseto a forma di cuore. La vasca, la pista del roseto e il giardino delle religioni costituiscono un geoglifo - visibile solo a grande altezza - che forma la parola “amo”. Segni, profumi, colori, suoni e simbolismi vogliono testimoniare una speranza, un progetto di solidarietà incentrato sull’uomo, sul rispetto e sull’amore.
Elementi di interesse
- spazi gioco bimbi
- spazi culturali
- illuminazione
- spazi culturali
- segnaletica
- alberi di pregio, tutelati
- arredi
- iniziative sportive, culturali e sociali
Modalità di accesso
via Danimarca, via Bulgaria, via Gorizia
Indirizzo
Contatti
Ultimo aggiornamento: 26-06-2024, 10:50