Politiche, Esperienze e sguardi d’Europa sono stati i temi trattati nella IV edizione del convegno “Cittadinanza e Analfabetismo” .

La sessione della prima giornata, dal titolo “Politiche e sguardi” ha visto la partecipazione del Prof. Piet Van Avermaet, direttore del centro per la diversità e l'apprendimento presso il dipartimento di linguistica dell'Università di Gand in Belgio.
La sua competenza e gli interessi di ricerca riguardano il multilinguismo, la diseguaglianza sociale, la politica linguistica e pratica in contesti di inclusione sociale. L’intervento “Gated globalization. Social injustice in European citizenship and literacy policies - Le grate della globalizzazione. Ingiustizia sociale nelle politiche europee di cittadinanza e alfabetizzazione”, ha sottolineato diverse ingiustizie sociali a cui sono soggetti gli apprendenti di una seconda lingua, in particolare le persone poco alfabetizzate.
Il Dr. Enrico Cesarini, responsabile immigrazione dell’agenzia di consulenza e progettazione EY, ha sintetizzato lo stato attuale del sistema accoglienza, l’impatto delle nuove normative e ha lanciato alcune idee innovative e propositive per la gestione futura del fenomeno.
Il Professor Lorenzo Rocca del centro di valutazione e certificazione linguistica/Università per stranieri di Perugia, ha analizzato le responsabilità istituzionali e sociali che hanno portato alla condizione attuale della gestione del delicato tema dell’inclusione e dei percorsi formativi per i migranti.
La Dr.ssa Fiorella Farinelli ha sintetizzato i temi della giornata di lavoro, inquadrandoli tra competenze e funzioni delle istituzioni ministeriali e il ruolo delle realtà locali di ogni territorio.

La seconda giornata, coordinata dalla Prof.ssa Carla Bagna dell’Università per stranieri di Siena, ha avuto un taglio più didattico volto a confrontare ricerche, metodi e esperienze locali ed internazionali.
La Prof.ssa Jeanne Kurvers docente presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Tilburg nei Paesi Bassi, ha condiviso l’efficacia di alcune esperienze e ricerche europee.
Il Prof. Marco Triulzi, la Prof.ssa Edith Cognigni e il Maestro Rocco de Paolis con il gruppo CPIA di Torino, hanno ragionato di prerequisiti, aspettative e formazione linguistica di apprendenti non scolarizzati, del valore del plurilinguismo per l’apprendimento della lingua e della scuola come luogo della trasformazione e dell’inclusione.

Il difficile compito delle conclusioni alla Prof.ssa Vittoria Gallina, esperta in Educazione degli adulti, responsabile per l’Italia delle due indagini OCSE sulle competenze della popolazione adulta (IALS e ALL).

Hanno partecipato al seminario formativo oltre 200 persone tra educatori, formatori, volontari, insegnanti, dirigenti scolastici e istituzioni.

L’approfondimento internazionale è organizzato dal Comune di Reggio Emilia e dalla Rete Diritto di Parola, una realtà che comprende i Cpia Reggio Sud e Reggio Nord, le associazioni: Accademia di quartiere (AccQua), Centro di solidarietà Reggio Emilia onlus (Ceis), Città migrante, Federazione italiana lavoratori emigrati e famiglie (Filef) e Passaparola, la Fondazione Mondinsieme e le cooperative sociali Accento, Dimora D’Abramo e L’Ovile.

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