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Con il ritorno sui banchi di 18 classi a partire dalla mattinata di lunedì 15 settembre il cantiere di demolizione e ricostruzione della scuola secondaria di primo grado Amedeo d’Aosta entra nella sua fase conclusiva, prevista per la primavera 2026. Una volta terminati i lavori, la nuova scuola sarà uno spazio più sostenibile e funzionale, con ambienti di qualità per la didattica, nuove dotazioni tra cui una biblioteca, una palestra, laboratori e un’aula magna aperta alla città.

L’intervento - iniziato a gennaio 2024 - prevede un investimento complessivo di 14.644.000 di euro, di cui 3.160.000 finanziato dal Comune di Reggio Emilia, 1.044.000 dal Fondo opere indifferibili (Foi) e 10.440.000 euro finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) nell’ambito della Missione 2 Rivoluzione verde e transizione ecologica - Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici.

Quando una nuova scuola, moderna e funzionale, apre le proprie porte a ragazze e ragazzi – ha dichiarato il sindaco di Marco Massari - è un momento di festa per tutta la comunità. Significa che la città continua a credere nel proprio futuro, nella formazione e nell'educazione delle nuove generazioni come motori imprescindibili per la città di oggi e di domani. Quello della scuola secondaria di primo grado Amedeo d'Aosta è inoltre il cantiere più importante tra quelli finanziati da fondi Pnrr: salutare la sua riapertura dopo poco più di un anno dalla demolizione del vecchio edificio è un bel risultato di cui voglio ringraziare i dipendenti comunali, i tecnici, le imprese che hanno lavorato e coloro che continueranno a lavorare per completare la parte mancante nei tempi previsti.
Quello della nuova scuola Aosta – ha affermato il vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici Lanfranco De Franco - è senza dubbio un cantiere ambizioso, che in questi mesi ha visto un grandissimo impegno da parte di tutte le parti coinvolte - uffici tecnici e imprese coinvolte – per arrivare al rientro in aula delle prime 18 classi: un risultato importante, che verrà completato entro la prossima primavera con la realizzazione dei restanti spazi. Tra la fine del 2025 e l’inizio del nuovo anno è in previsione invece la conclusione della palestra. Si tratta di un edificio all’avanguardia sia come concezione degli spazi che come tecniche di realizzazione, completamente antisismico e senza barriere architettoniche: un’opera che non sarebbe stata possibile senza i finanziamenti del Pnrr, che sul territorio di Reggio Emilia ci hanno permesso di avviare ben 14 cantieri nelle scuole di diverso ordine e grado, alcuni conclusi o in via di conclusione, mettendo in campo una serie di interventi di edilizia scolastica di notevole rilevanza, altrimenti impensabili per le sole casse comunali.
Una scuola più bella, sostenibile e accogliente – ha detto l’assessora alle Politiche educative Marwa Mahmoud - è un valore aggiunto per la qualità dell’insegnamento e, una volta giunto a termine il cantiere, gli studenti e le studentesse dell’Aosta avranno a loro disposizione una scuola più funzionale e accessibile, un ambiente ricco di risorse dove sviluppare la socialità e vivere al meglio il tempo dedicato all’educazione. Questa scuola sarà un’incredibile opportunità non solo per la comunità scolastica ma anche per l’intero territorio: ci saranno infatti nuovi spazi che arricchiranno le dotazioni a servizio dei ragazzi e del personale scolastico, come la palestra e l’auditorium, luoghi che saranno aperti alla città, comprese le società sportive, le associazioni e il terzo settore, in modo da creare un dialogo stimolante tra la scuola e il territorio. Un risultato importante, reso possibile anche grazie al dialogo costante con il personale dell’istituto e con le famiglie, al fine di mantenerli aggiornati sull’andamento del cantiere e per dare una risposta alle loro esigenze.

Il punto sui lavori

Il cantiere prosegue nel rispetto dei tempi previsti per la conclusione e, grazie all’avanzamento per stralci, è stato possibile garantire la continuità didattica senza interrompere le attività scolastiche nel corso dei lavori.

Durante l’estate 2025 si è proceduto alla demolizione delle rimanenti porzioni del vecchio edificio risalente agli anni Sessanta, mentre è previsto per ottobre l’abbattimento dell’ultimo edificio presente nell’area di pertinenza della scuola e situato nei pressi del vicino nido Totem, in un momento in cui l’intervento sarà meno invasivo rispetto all’utilizzo degli spazi esterni da parte dei bambini della struttura.

Con la conclusione delle lavorazioni sugli impianti elettrici e idrici sottostanti e la pavimentazione dei diversi piani sono terminati anche i lavori sul primo lotto, l’edificio di tre piani con una superficie lorda di 1.800 metri quadrati che ospita 18 delle 24 classi della scuola. Dopo la conclusione del rifacimento della struttura in legno e pannelli in Xlam, è ormai completato anche il rivestimento esterno in listelli di laterizio del nuovo blocco. È stato inoltre completato l’allestimento degli spazi dedicati all’attività didattica con la disposizione degli arredi necessari alla ripresa delle lezioni e si è proceduto alla sistemazione delle aree esterne attualmente usate per accedere alla scuola. Proseguono infine i lavori per la realizzazione della nuova palestra, la cui struttura in legno è di fatto quasi completata.

L'intervento

La nuova scuola sarà composta da un edificio a energia quasi zero (Nzeb) di 5.400 metri quadrati di superficie lorda, pensato secondo i criteri della sostenibilità ambientale, della qualità degli ambienti interni ed esterni, del contenimento dei costi di gestione, completamente accessibile alle persone con disabilità e dotato di un impianto fotovoltaico da 200kW.

Il progetto – realizzato dall’architetto Luigi Franciosini - prevede:

  • 1.714 metri quadrati di spazi connettivi e per servizi, fra cui un Atrio/spazio polifunzionale (300 metri quadrati) e un’Agorà spazio di connessione e per l’apprendimento informale (1.145 metri quadrati);
  • 1.720 metri quadrati per attività didattiche, ovvero 24 aule (1.290 mq) per la didattica formale: la classe tradizionale ma più flessibile e adattabile a favore di grandi aree parzialmente aperte;
  • 5 aule laboratorio: 4 laboratori (360 mq) per informatica, tecnica, scienze, arte e un laboratorio per la musica (70 mq);
  • un auditorium, con servizi dedicati (360 mq);
  • spazi per l’educazione fisica (1.228 mq), di cui: 2 palestre, campi da gioco, pista d’atletica lineare esterna, spogliatoi, infermeria;
  • uffici di direzione e amministrazione (378 mq).

Gli spazi di connessione saranno a tutti gli effetti integrati alla struttura e vi si potranno svolgere diverse attività; non mancheranno ambienti adattabili e riservati alle attività individuali, come spazi per lo studio e la lettura.

La nuova scuola avrà una biblioteca e un auditorium (330 metri quadrati per circa 200 persone) che diventerà cuore funzionale della struttura e potrà funzionare sia da aula magna che da ‘civic center’ a disposizione della comunità locale.

Una scuola aperta alla città

La nuova Aosta si configura, infatti, come uno spazio polifunzionale, in cui ambienti della scuola potranno essere destinati a ospitare diversi tipi di utenza (genitori, associazioni, società sportive, cittadinanza… ) in momenti diversi della giornata non tradizionalmente destinati all’attività didattica, in modo da poter diventare centro pulsante della comunità che la circonda.

In quest’ottica, lo spazio tradizionale delle aule sarà complementare rispetto all’intero spazio della scuola, e sarà integrato, con gli altri ambienti, sia direttamente, sia attraverso gli spazi per la distribuzione. Le aule per l’insegnamento specializzato, pur garantendo lo svolgimento delle specifiche funzioni, avranno caratteristiche tali da integrarsi visivamente e spazialmente con tutto l’organismo scolastico per favorire l’integrazione dei saperi e saranno inoltre in stretta correlazione tra loro.

Fra i punti di riferimento della progettazione, il concetto di ‘piazza’ e quello di ‘spazi comuni e di relazione’ a cui si ispira l’edilizia scolastica nel Reggio Emilia Approach.

Sostenibilità

Particolare attenzione è stata dedicata alla realizzazione di una struttura ‘senza barriere’, pensata per le persone con disabilità, con aree innovative dedicate all’attività fisica, tra cui la palestra e gli spazi cortilivi all’aperto.

Lo spazio esterno costituirà parte qualificante dell’intero complesso, sarà curato e attrezzato nei materiali e nelle alberature al fine di permettere lo svolgimento di attività attraverso proposte, quali aule all’aperto, orti didattici e attività sportive.

La concezione strutturale prevede due sistemi distinti: cemento armato per la fondazione; legno strutturale per l’elevazione, con elementi costituiti da travi, pilastri, capriate e da pannelli in Xlam. La costruzione dei piani fuori terra è stata quindi fatta ‘a secco’.

Le scelte costruttive hanno garantito velocità esecutiva, minimizzazione di rumore e polveri in esecuzione, stante il sistema di prefabbricazione con giunzione a secco. La costruzione in legno strutturale soddisfa sicurezza, economicità, durabilità, flessibilità, permeabilità, sostenibilità favorendo così i principi della scuola innovativa.

Il fabbricato è inoltre rivestito in cotto che, oltre ad assicurare un inserimento nella tradizione costruttiva della città, garantisce velocità di montaggio a secco e proprietà isolanti. La facciata ‘ventilata’ è efficiente non solo contro gli eccessi climatici, ma anche per il contenimento da rumori esterni.

Riguardo all’efficienza energetica, grazie al fotovoltaico e alla riduzione dei consumi indotta dai criteri di progettazione e costruzione, l’edificio sarà a consumo energetico vicino allo zero. L’esposizione a Est e a Ovest degli ambienti didattici favorisce la ventilazione e la diffusione della luce naturale. Il mantenimento e il potenziamento di alberi ad alto fusto contribuiscono all’adattamento climatico.

Ultimo aggiornamento: 16-09-2025, 17:50